Storia
Quando la rivolta canavesana fu sedata, le popolazioni dell'alta valle, tra cui gli abitanti di Locana, proseguirono le rappresaglie contro le prepotenze dei feudatari locali e la pacificazione avvenne soltanto nel 1448 mediante l'intervento massiccio dei nuovi dominatori: i Savoia. Data la sua posizione, Locana fu devastata oltre che dalle continue guerre tra i nobili locali, da frequenti e catastrofiche inondazioni del tumultuoso torrente Orco che, nel 1628, distrusse anche l'antica chiesa parrocchiale di San Meinerio, ricostruita qualche anno dopo e dedicata a San Pietro in Vincoli.
Le vicende interne a Locana tendono da questo momento in poi a seguire l'evolversi della situazione italiana tra momenti di maggiore tensione socio-politica e periodi di relativa quiete. Sicuramente nella storia del territorio spicca, nei primi anni del 1900, l'affermarsi dell' Azienda Elettrica Municipale "AEM" una nuova realtà economica che porterà lavoro e benessere in tutta la valle Orco. L'idea da parte dell'azienda di sfruttare la potenzialità idroelettriche della valle compare già nel 1916 inserendosi nel clima di fiducia e ottimismo portato dalla Grande Guerra. La crisi economica che colpirà invece l'Italia farà slittare l'inizio del progetto al 1925 con la costruzione dell'impianto di Ceresole-Rosone composto dal grande invaso artificiale di Ceresole Reale e dalla centrale idroelettrica di Rosone compresa nel comune di Locana.
L'impianto entrerà in funzione già nel 1929 e venne inaugurato dal Principe del Piemonte il 2 agosto 1931. Successivamente l'AEM si adopererà ancora molto nello sfruttamento della valle Orco e nel comune di Locana vennero costruite le seguenti opere in ordine cronologico: 1940 ultimazione lavori camera di carico, condotta forzata e centrale di Bardonetto; 1953 ultimazione lavori diga di Valsoera; 1955 ultimazione lavori diga di Telessio; 1959 ultimazione lavori diga dell'Eugio.
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